CORONAVIRUS: UN VENTILATORE MECCANICO LOW COST
Oggi vogliamo rilasciare in maniera totalmente gratuita il progetto di un ventilatore meccanico low cost nato da una proficua collaborazione con uno studio di progettazione di un nostro cliente storico (che per ovvi motivi non possiamo citare ma che ci ha gentilmente concesso la possibilità di condividere questo progetto per il bene di tutti) interamente realizzabile in casa per chi possiede una stampante 3D.
OBBIETTIVO
COSTRUIRE UN VENTILATORE MECCANICO LOW COST PER COMBATTERE IL CORONA VIRUS
Sfruttando la libertà di progettazione della stampa 3D a FUSIONE (MJF) per creare nuove parti customizzate, aumentandone le performance e le prestazioni meccaniche in maniera considerevole.
APPROCCIO AL PROBLEMA
Rivedere la progettazione dei componenti meccanici, sfruttando al meglio le capacità uniche della stampa 3D, ad esempio disponendo correttamente il materiale solo dove necessario.
Realizzare prototipi rapidi o funzionali per testare nuove geometrie, ridurre il time-to-market e produrre pochi esemplari di una parte.
La carenza di ventilatori per i malati di Covid19 riguarda l’intero globo e nonostante si siano messe al lavoro le gradi industrie compresi big dell’auto del calibro della General Motors, non c’è paese che non abbia carenza di questi macchinari salvavita.
Il Centers for Disease Control and Prevention ha calcolato che per superare questa emergenza servirebbero dai 300 ai 700 mila ventilatori, una cifra di cui il mondo non dispone e non disporrà a breve.
Così se in Italia stanno sperimentando l’utilizzo doppio di ogni unità di ventilazione, un team del MIT, il Massachusetts Institute of Technology ha ripreso un vecchio studio dell’università di Stanford pensato qualche anno fa per i paesi dell’Africa centrale che prevede la trasformazione dell’Ambu-Bag, il pallone manuale autoespandibile che si utilizza durante i primi soccorsi in un ventilatore automatico.
A un progetto con le stesse caratteristiche stanno lavorando anche in Israele dove si soggetti di primissimo piano, da First Robotics League a Microsoft Israel Research and Development, da Ichilov Medical Center a Magen David Adom e al 108° reparto dell’Israeli Air Force.
COME REALIZZARE UN VENTILATORE MECCANICO LOW CON STAMPA 3D
Secondo la presentazione del progetto principale “se vero che la ventilazione manuale “è una soluzione a breve termine in un ambiente di terapia intensiva” ci sono diverse situazioni che presentano meno pericolo per una ventilazione manuale rispetto a una automatica.
Ad esempio quando “un paziente sedato e paralizzato In questo modo un ventilatore di emergenza sicuro potrebbe essere utilizzato in tale situazione per liberare un ventilatore convenzionale”.
Il problema è che non può essere il personale medico o infermieristico a pompare aria per ore al paziente.
E allora la soluzione trovata e quella di automatizzare il lavoro di pompaggio del personale con un motorino automatico in grado di regolarsi alle esigenze del paziente.
Certo, chiariscono i ricercatori, “qualsiasi soluzione deve essere utilizzata solo in ambito sanitario con monitoraggio diretto da parte di un professionista clinico” ma “sebbene uno di questi ventilatori non può sostituire un ventilatore automatico approvato dalla FDA, in termini di funzionalità, flessibilità ed efficacia clinica” ognuno di questi ventilatori in un’emergenza come la pandemia in corso “può essere utile sia a liberare l’approvvigionamento esistente che quando in mancanza di un una situazione disperata per mancanza di macchinari salvavita resta l’unica non c’è altra opzione”.
Secondo i ricercatori, con il manuale open source qualsiasi piccola azienda elettronica può produrre centinaia di ventilatori al giorno a bassissimo costo e offrire comunque una valida arma agli ospedali in carenza disperata di ventilatori automatici.
PER SCARICARE I FILE DEL PROGETTO DEL RESPIRATORE CLICCATE SOTTO:
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